Buco di residenza. Illegittimo se si dimostra la residenza del cittadino sul territorio italiano
Il sig (omissis) residente in Italia da oltre 10 anni, si rivolgeva presso lo studio dell’avvocato Fabrizio Bloise con l’intenzione di presentare la domanda di cittadinanza italiana. In tale occasione, dalla verifica dei documenti è emerso un buco di residenza nel comune di (omissis) che avrebbe ostacolato l’ottenimento della cittadinanza italiana per residenza ex art. 9 l. 91 del 1992.
Attraverso un'istanza di accesso agli atti tuttavia l’instante, patrocinato dall’Avv. Fabrizio Bloise, appurava come la cancellazione in parola era avvenuta mediante vizi procedimentali quali: l’omessa comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 l.241 del 1990 e del relativo provvedimento di cancellazione per irreperibilità e l’insufficienza degli accertamenti effettuati presso il luogo di residenza del cliente.
Grazie all’intervento dello studio legale il comune coinvolto ha agito in via di autotutela annullando un provvedimento di cancellazione dal registro anagrafe, consentendo al cittadino egiziano di presentare la domanda per la concessione della cittadinanza italiana.
Nel caso di specie all’interessato è stato contestato la mancanza del requisito della residenza continua e costante sul territorio italiano con conseguente cancellazione dal registro anagrafe della popolazione italiana.
Tuttavia, il cittadino di origini egiziane, grazie all’intervento dello studio legale, non solo ha dimostrato la sua permanenza sul territorio italiano ma ha anche ottenuto l’annullamento del provvedimento di cancellazione con conseguente ripristino della residenza continuativa ed ininterrotta, quale requisito essenziale ai fini della concessione della cittadinanza italiana.
Trattasi di un provvedimento di fondamentale importanza per tutti i soggetti che in maniera illegittima ed arbitraria si vedono cancellare la propria residenza pur permanendo sul territorio italiano.
Avv. Fabrizio Bloise
Di seguito il provvedimento
